A Macfrut
Jingold, lo specialista globale del kiwi, ha inaugurato ieri la sua partecipazione a Macfrut con il convegno “Road to 2030”, momento di confronto riservato ai soci produttori sui trend emergenti, la qualità percepita e i nuovi profili del consumatore, le certificazioni e i requisiti della Gdo, l’agricoltura di precisione e la sostenibilità. Presentati i pilastri strategici per guidare la crescita globale del brand nei prossimi cinque anni.
Rimini, 7 maggio 2025
Si è aperta con la conferenza “Road to 2030: una strada da percorrere insieme” la partecipazione di Jingold a Macfrut 2025: un incontro riservato ai soci produttori sul futuro del kiwi, fra nuovi trend di mercato e sfide globali, durante il quale l’azienda ha illustrato gli obiettivi e le strategie di sviluppo per il prossimo quinquennio.
Ad aprire i lavori è stato il direttore generale di Jingold Alessandro Fornari, che ha fatto una panoramica sulla produzione globale del kiwi e sui modelli di consumo emergenti. Jingold negli ultimi anni ha rafforzato il proprio posizionamento globale, con vendite in oltre 30 Paesi e una forte presenza in Europa – primo mercato di riferimento -, Nord America, America Latina e Asia: in questi mercati l’azienda è partner di riferimento per le principali insegne della Gdo. Parlando di consumi, Fornari ha evidenziato che, in un contesto di generale contrazione negli acquisti di frutta e verdura, per alcuni prodotti innovativi come il kiwi giallo si osserva invece una tendenza inversa, con una domanda crescente e una penetrazione sempre più significativa anche fra le fasce più giovani. “Questi prodotti riscontrano un maggiore gradimento perché considerati ricchi dal punto di vista nutrizionale, non tradizionali e con un posizionamento premium – ha spiegato Fornari -. La qualità, dal punto di vista di questi consumatori, non è più un dato oggettivo legato solo alle caratteristiche intrinseche del prodotto, ma un concetto dinamico influenzato dalle loro percezioni, che includono anche aspetti etici e di sostenibilità legati alla produzione”
Sul concetto di qualità è intervenuto quindi Gian Marco Guernelli, responsabile acquisti ortofrutta di Conad, che ha sottolineato come essa sia cruciale nelle strategie di vendita dell’insegna e nel percepito del consumatore. “Le aspettative dei clienti oggi sono cambiate – ha spiegato – con una crescente attenzione al sapore e al gusto, come dimostrano esempi di successo come quello dell’avocado, delle nuove varietà di uve senza semi e del kiwi a polpa gialla, nonostante il posizionamento di prezzo superiore”. Il consiglio del responsabile acquisti ortofrutta di Conad è dunque quello di segmentare l’offerta verso l’alto e di preservare la qualità attraverso tutta la catena di distribuzione, dalla produzione al punto vendita. “L’obiettivo è fidelizzare il consumatore offrendo un prodotto che superi le aspettative e che si discosti dalle offerte di minor valore”, ha concluso Guernelli.
Il convegno è proseguito con l’intervento del prof. Vitaliano Fiorillo, direttore dell’Invernizzi AGRI Lab della SDA Bocconi School of Management, che ha affrontato il tema della sostenibilità dell’agroalimentare, tra normativa, finanza, percezioni e realtà.
Andreas Borgers, Ceo dell’agenzia tedesca Move Inn, ha fatto invece un’analisi sul consumatore tedesco, fra propensioni all’acquisto e aspettative future. In Germania il kiwi si posiziona all’11esimo posto tra i frutti più acquistati, con circa il 40% dei consumatori che lo sceglie almeno una volta a settimana. È considerato un superfood, percepito come salutare, pratico e sostenibile. Borges ha raccontato che le catene tedesche stanno investendo molto per migliorare l’esperienza d’acquisto, stimolando gli acquisti d’impulso e aumentando la frequenza nei punti vendita. “Il concetto di ‘locale’ oggi si è ampliato – ha detto Borges -: l’Italia è vista come fornitore affidabile e si è consolidata la preferenza per il kiwi italiano, soprattutto se garantito da una filiera trasparente, tracciabile e sostenibile come quella di Jingold”.